🛒 Shelf Marketing: quello che i supermercati non dicono
“Prendo giusto due cose”. E poi torni a casa con il carrello che somiglia a quello pre cenone di Natale. Ma ti sveliamo un segreto: non è colpa tua. È che i supermercati d’oggi ci sanno fare. Loro lo sanno che quel pacchetto di patatine che non hai scritto nella lista è finito nel carrello perché era vicino alla birra che hai comprato per la pizza di sabato.
Si chiama Shelf Marketing ed è la strategia chiave per indurre i consumatori a comprare un prodotto sfruttando al meglio l’impulso d’acquisto. Fanno parte quindi del Shelf Marketing la disposizione delle merci nello scaffale, la combinazione dei prodotti e tutta l’esposizione generale di corsie e banconi.
Ti portiamo ora a fare un giro al supermercato.
Shelf marketing e disposizione delle merci
Forse avrai notato che le disposizioni dei prodotti nei supermercati un po’ si somigliano tutte e in effetti nulla è lasciato al caso. Da quando nel 1850 è nato il primo supermercato, di studi se ne sono fatti diversi e si è arrivati a concepire la miglior disposizione delle merci con lo scopo di rendere la spesa una vera e propria esperienza, anche in un certo senso facilitandola.
Frutta e verdura specchio di qualità
Entriamo e subito alla nostra destra, o comunque all’ingresso, troviamo il reparto frutta e verdura. Non è lì a caso. I colori della frutta, il fatto che non si tratti di prodotti non confezionati e che il nostro carrello sia vuoto, sono elementi che favoriscono l’acquisto. Oltretutto, si ritiene che la frutta e la verdura mostrino la qualità stessa del supermercato, un modo per fidelizzare il cliente, indipendentemente dai prodotti confezionati che si trovano un po’ dappertutto.
Il discorso cambia se ci troviamo in superstore o ipermercato dove il focus è rivolto più verso le offerte ed è per questo che all’ingresso troveremo prodotti di ogni tipo a un prezzo conveniente.
I banchi frigo sempre sott’occhio
Lungo i lati più esterni e più lunghi del supermercato troveremo i banchi frigo. In questo modo, in qualunque corsia ti troverai, questi saranno sempre visibili. La carne è uno di quei prodotti più cari ed è nell’interesse del supermercato indurre l’acquirente a comprarla.
A caccia di sale e zucchero
Il sale e lo zucchero fanno parte di quegli alimenti indispensabili ma la cui ricerca si trasforma quasi sempre in una caccia al tesoro. Il motivo è in gran parte psicologico: lo scopo dello Shelf Marketing in questo caso, infatti, è quello di farti girare ancora e ancora tra le corsie inducendoti così a nuovi stimoli fino a farti comprare quel prodotto che in realtà non ti serviva.
Una disposizione merci all’altezza
Anche il modo in cui i prodotti sono disposti negli scaffali è frutto dell’analisi dello Shelf Marketing. I prodotti più conosciuti e con un margine di guadagno maggiore, saranno disposti ad altezza occhio. Sicuramente attireranno il tuo sguardo per i colori e un packaging più accattivante rispetto ad altri prodotti della stessa categoria. I prodotti per bambini, come caramelle e giocattoli saranno disposti più in basso, proprio per attirare la loro attenzione; i prodotti più convenienti staranno invece in alto e a questi presteranno attenzione solamente coloro più attenti al prezzo.
Shelf marketing e cross selling: patatine e birra
Il cross selling è una delle strategie che accompagna il Shelf Marketing e che prevede di disporre prodotti che possono essere acquistati assieme, come appunto le patatine e la birra, o gli hamburger e le salse. In questo modo il consumatore è spinto da un impulso visivo di acquisto, ma è anche un vantaggio logico e funzionale a livello di posizione di prodotti per semplificare l’acquisto al cliente.
Il Shelf Marketing si rispecchia in ogni mensola ed etichetta. Tutto l’ambiente del supermercato è studiato nei minimi dettagli per offrire sì, un’ottima esperienza d’acquisto al cliente, ma anche per sfruttare il suo lato più impulsivo. E così la luce da risalto proprio a quel prodotto, la musica diventa più calma nel reparto vini, quasi a favorire un acquisto più ponderato, le gomme da masticare stanno vicino alle casse, perché… chi le ha mai scritte nella lista della spesa.
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