Retail & E-commerce: Ha ancora senso acquistare dai negozi?- Totalmarketing
Le piattaforme di e-commerce hanno rivoluzionato il modo di fare shopping. Ma come nasce l’e-commerce e come si sviluppa?
La nascita dell'e-commerce
L’e-commerce non è altro che la vendita e l’acquisto di prodotti e servizi online. La sua nascita risale agli anni ’70, quando il commercio online era usato per scambiare documenti aziendali.
Con l’avvento del World Wide Web negli anni ’90, nacquero i primi siti online, tra cui Amazon ed eBay. In Italia il primo acquisto avvenne nel 1998 su Ibs.it. Si trattava di un libro di Andrea Camilleri, ossia “La concessione del telefono”.
Dobbiamo aspettare, però, gli anni 2000 per vedere i siti di commerce diffondersi ovunque. Con il passare del tempo si sono rafforzati e durante il periodo pandemico, anche i negozi più piccoli, per sopravvivere, hanno aperto un proprio sito web.
I vantaggi dell'e-commerce
L’avvento dell’e-commerce ha portato con sé un cambiamento nelle abitudini d’acquisto. In effetti, grazie alla comodità di poter fare shopping da casa propria, sempre più persone preferiscono acquistare online anziché andare negli store fisici.
Le ragioni sono semplici. Le piattaforme di e-commerce non permettono solo di acquistare comodamente da casa, ma offrono una varietà di prodotti che a volte non sono presenti nei negozi per questioni di spazio.
Inoltre, acquistare online è spesso più conveniente. Si può accedere a sconti e promozioni vantaggiose che non si trovano negli store. In più, si possono confrontare i prezzi fra vari siti con un semplice click.
E i negozi fisici?
La crescita delle piattaforme di e-commerce è stata più evidente durante la pandemia. I negozi fisici, allora per sopravvivere, hanno accelerato la loro digitalizzazione. E i risultati si sono visti ben presto: chi aveva un proprio sito web ha infatti incrementato le vendite. Al contrario, chi non ce l’aveva ne ha aperto uno per garantire lo stesso servizio ai clienti.
Secondo una ricerca del 2022 di Largo Consumo, nel post-Covid, 8 persone su 10 hanno continuato a comprare online. Anzi, lo studio ha evidenziato come l’esperienza di acquisto sia ormai “ibrida”.
Pensa a quando acquisti un paio di scarpe Nike. Controlli il prezzo online su vari siti, poi vai in negozio a provare il modello che probabilmente acquisterai (sempre online) ad un prezzo scontato. Il percorso di acquisto non avviene, quindi, in un solo canale ma integra fisico e digitale.
L'omnicanalità degli store
In altre parole, le persone non vogliono più scegliere se acquistare online o offline. Vogliono acquistare e passare fluidamente dai due canali.
Inoltre, i loro bisogni sono cambiati. I consumatori vogliono essere sempre più parte attiva della vendita. Non si limitano ad acquistare passivamente un prodotto, ma desiderano scegliere ed essere coinvolti dai marchi.
Per questo i negozi fisici potrebbero non bastare, come anche il solo acquisto sugli e-commerce. Le attività del retail dovrebbero prevedere sia un canale fisico sia uno digitale. In questo modo, potranno coinvolgere le persone e offrire loro un’esperienza unica e personalizzata.
Le conclusioni
Il mondo dello shopping è cambiato e sta continuando a cambiare, grazie alle tecnologie digitali. Strumenti come la realtà aumentata e le etichette elettroniche stanno portando il cliente a fare un’esperienza di acquisto sempre più ibrida.
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