Le aziende che puntano ai giovani: il futuro del lavoro per Millennial e Gen Z
Quando si parla di lavoro, Millennial e Gen. Z viaggiano su tutt’altri binari rispetto alle vecchie generazioni di boomer o Gen X.
Sia in termini di necessità che di aspettative, le nuove generazioni lavorano per vivere, privilegiano esperienze significative, desiderano flessibilità e cercano uno scopo nello loro impiego. Le nuove leve sono più propense a cercare un equilibrio tra lavoro e vita privata, ricercando una cultura aziendale in cui identificarsi e (forse) stabilizzarsi. In merito a questo nuovo modo di concepire il mondo del lavoro, come agiscono le aziende che puntano ai giovani?
Aziende che puntano ai giovani: chi sono?
Dopo il boom di assunzioni di millennial e gen z nelle aziende del resto del mondo, anche nel panorama italiano il tema è sempre più al centro dell’attenzione e le aziende che puntano ai giovani sono in netto aumento.
Luxottica, FourStars, Movym, Tanaza e Fluidmesh, sono solo alcune delle imprese in cui l’HR sta puntando sulle nuove leve, mentre in cima alla classifica di Great Place To Work troviamo aziende come Bending Spoons, Skylabs Srl e Luxoft Global Operations designate come “Best Workplaces for Millennials” per flessibilità operativa e strutture organizzative innovative.
Gli incentivi dedicati alle aziende che puntano ai giovani
Premiare le aziende che puntano ai giovani è essenziale per guidare il cambiamento nel mondo del lavoro. Il premio “Company for Generation Z“, promosso da Radar Academy, premia le aziende che adottano politiche a favore dei giovani e che si impegnano nel reclutamento di nuovi talenti. Come? attraverso la promozione di stage, offerte di percorsi di carriera, sostegno al benessere dei dipendenti, supporto al lavoro ibrido e flessibile e la formazione continua.
Oltre agli investimenti nel reclutamento e nello sviluppo, molte aziende italiane stanno rimodellando il proprio welfare focalizzandosi sulle nuove esigenze, ovvero quelle attenzioni verso i dipendenti che fino a qualche decennio fa erano considerate fantascienza: dal supporto per l’equilibrio lavoro-vita alla promozione della salute mentale e fisica
Il caso LUXOTTICA
Luxottica è un esempio illuminante tra le aziende che puntano ai giovani. L’azienda è infatti riuscita ad adeguarsi alle richieste delle nuove generazioni, stipulando un pacchetto welfare dedicato ai più giovani in cui include servizi come: asili nido aziendali, corsi di formazione e supporto per lo sviluppo professionale, riduzione della settimana lavorativa (di cui abbiamo parlato qui) offrendo un ambiente stimolante e inclusivo in cui crescere e realizzarsi.
Il “Patto Generazionale” stipulato dall’azienda, per esempio, ha il duplice obiettivo di favorire l’ingresso in Luxottica di giovani lavoratori e agevolare i dipendenti prossimi alla pensione riducendo l’orario lavorativo. In questo modo i giovani possono iniziare una carriera, dare il loro contributo ed imparare dai senior le competenze uniche acquisite negli anni.
Millenial e gen Z attraverso i social
Con l’avvento dei social media e delle nuove forme di comunicazione, il modo in cui le aziende si presentano, interagiscono o vengono raccontate ha contribuito ad una trasformazione significativa.
Se da un lato permette alle aziende di mostrare il loro lato più autentico e umano, creando un legame più forte con i giovani e contribuendo a promuovere un ambiente lavorativo dinamico e inclusivo; dall’altro possono essere i dipendenti stessi a diventarne ambassador e quindi modellare la reputazione dell’azienda in cui sono impiegati, supportandola nella sua trasformazione, integrando tradizione e innovazione.
Le sfide delle aziende che puntano ai giovani
Investire sulle nuove generazioni richiede anche un grandissimo impegno da parte delle aziende. Infatti, se da un lato portano con sé una serie di peculiarità che rappresentano un vantaggio, dall’altro diventano anche una grande sfida in materia di fiducia nella purpose aziendale e sulla permanenza come dipendenti.
Le nuove generazioni cercano un significato e uno scopo profondo nelle mansioni che svolgono, e in nome di questo senso di insoddisfazione sono anche più propense a cambiare lavoro repentinamente, pur di trovarlo. Le aziende in questo caso faticano ad entrare nella loro ottica completamente e quindi, per conquistare la loro fedeltà, devono offrire un ambiente di lavoro stimolante, sano ed inclusivo, con opportunità di crescita e partecipazione attiva, fatta di feedback, supporto e opportunità di sviluppo.
Insomma, a differenza delle generazioni passate, le nuove hanno il desiderio di sentirsi prima di tutto persone e oltre che risorse importanti.
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