Orgoglio Pride: il significato dietro al mese dei diritti LGBTQIA+

Arriva giugno e, negli ultimi anni, quello che viene considerato il mese inaugurale dell’estate è anche quello che è considerato il simbolo per una delle comunità più importanti, diffuse su larga scala a livello mondiale: quello dell’orgoglio Pride. In questo mese, infatti, si svolgeranno differenti cortei in giro per il mondo per manifestare e rivendicare lo spazio nel mondo per questo gruppo di persone.

Definizione e storia dell'orgoglio Pride

Il mese del Pride è anche chiamato come Mese dell’orgoglio Lgbtqia+. Questa sigla, negli utlimi anni, ha subito diverse evoluzioni e attualmente ha questa forma e identifica le varie comunità appartenenti a questo gruppo. Indica:

  • La lettera L identifica la comunità lesbica
  • La lettera G comprende la comunità gay
  • La lettera B identifica le persone bisessuali
  • La lettera T identifica i transessuali
  • La lettera Q indica la comunità queer
  • La lettera I identifica il gruppo degli intersessuali
  • La lettera A indica la comunità asessuale
  • Il simbolo +, invece, è un gruppo più grande che identifica qualunque persona che non si definisce eterosessuale

La salita alla ribalta di queste comunità, però, è legata a uno storico episodio, accaduto nella notte del 28 giugno 1968 in un sobborgo di New York e ribattezzato come “Moti Di Stonewall”.

Qui, ogni sera, le varie comunità che si riunivano in un locale di periferia, subivano retate da parte della polizia che li accusava di vestirsi in modo non consono. Questa violazione dei diritti ha portato a una rivolta di massa contro i poliziotti da parte dei frequentatori del club che hanno voluto difendere le loro libertà.

Ma bisognerà aspettare ancora a lungo per il riconoscimento dei diritti e l’affermazione delle note parate dell’orgoglio Pride, che oggi sono diventate un simbolo del mese di giugno.

Un momento di una classica sfilata dell'orgoglio Pride

La bandiera e gli altri celebri simboli dell'orgoglio Pride

Non potevano mancare, anche per queste comunità, dei forti simboli che potessero permettere il riconoscimento a tutto il mondo e, per le comunità Pride, uno dei più celebri è la bandiera arcobaleno.

Una bandiera arcobaleno, simbolo universale riconosciuto dell'orgoglio Pride

La sua nascita avvenne in occasione della marcia di San Francisco del 1978 ed è stata disegnata dall’attivista e artista Gilbert Baker su richiesta di Harvey Milk che è considerato il primo uomo politico statunitense dichiaratamente omosessuale.

La bandiera, di fatto, è diventata il simbolo distintivo della comunità Pride: dipinta sulla pelle ad ogni parata oppure sui muri della città, per esprimere la sua inclusività. Un esempio lampante è tutto italiano: a Milano, infatti, si è deciso di colorare di arcobaleno la fermata della metropolitana di Porta Venezia, nel 2018, in occasione del mese del Pride ma la scelta, che doveva essere temporanea, è poi diventata definitiva e, ad oggi, la fermata è l’unica di tutta la linea completamente addobbata con i colori del Pride.

Di questa bandiera, inoltre, è stata introdotta di recente una versione più aggiornata che comprende, oltre ai celebri colori arcobaleno, anche quelli che identificano i singoli gruppi appartenenti all’orgoglio Pride che, per ognuno di essi, viene identificata una bandiera distintiva. Tra queste ne ricordiamo alcune di esse:

  • Quella che identifica il gruppo degli asessuali, creata nel 2010 tramite un’iniziativa popolare su Internet
La bandiera che identifica il gruppo degli asessuali
  • Quella del gruppo dei bisessuali, nata nel 1998 dall’attivista Michael Page
La bandiera che identifica il gruppo dei bisessuali
  • Quella dei non binari, nata nel 2014 dall’attivista Kye Rowan
La bandiera che identifica il gruppo dei non binari che non si riconosce in nessun sesso
  • Quella dei pansessuali, pubblicata nel 2010 sul sito Tumblr
La bandiera che identifica il gruppo dei pansessuali
  • Quella dei transgender, creata da Monica Helms nel 1999
La bandiera che identifica il gruppo dei transgender

Il programma delle sfilate in Italia

Giugno, dunque, è simbolo del Pride e si attendono quelle che saranno le celebri parate che saranno diffuse anche sul territorio italiano. I giorni principali saranno:

  • 15 giugno, con le parate del Pride che si svolgeranno a Roma, Torino, Bergamo e Catania
  • 29 giugno, con le sfilate di Milano, Napoli, Bari e Cagliari

Altre date da segnare in città importanti sono l’8 giugno (Genova), 9 giugno (Venezia), 16 giugno (Verona) ma le celebrazioni continueranno anche negli altri mesi in diverse città del nostro paese con l’ultimo paese che sarà Aosta che celebrerà l’orgoglio Pride addirittura il prossimo 12 ottobre.

Il calendario completo, delle varie sfilate, lo potete consultare qui: https://ondapride.it/pride/.

Lascia un commento

Social

Privacy Policy(function (w,d) {var loader = function () {var s = d.createElement("script"), tag = d.getElementsByTagName("script")[0]; s.src="https://cdn.iubenda.com/iubenda.js"; tag.parentNode.insertBefore(s,tag);}; if(w.addEventListener){w.addEventListener("load", loader, false);}else if(w.attachEvent){w.attachEvent("onload", loader);}else{w.onload = loader;}})(window, document);
Cookie Policy(function (w,d) {var loader = function () {var s = d.createElement("script"), tag = d.getElementsByTagName("script")[0]; s.src="https://cdn.iubenda.com/iubenda.js"; tag.parentNode.insertBefore(s,tag);}; if(w.addEventListener){w.addEventListener("load", loader, false);}else if(w.attachEvent){w.attachEvent("onload", loader);}else{w.onload = loader;}})(window, document);

© – 2023 Claudio Losciale

Aggiungi qui il testo dell’intestazione