L'AI nelle strategie dei brand: i principali case studies

Lo sappiamo ormai da tanto tempo: l’intelligenza artificiale è diventata ormai parte quotidiana della nostra vita.

Si è diffusa ampiamente in diversi ambiti: quello principale è il suo utilizzo tramite chatbot che sono in grado di rispondere ad eventuali richieste di un utente

Lo vediamo, per esempio, con il caso di ChatGPT di OpenAI oppure con Gemini di Google (per approfondire su quest’ultimo puoi leggere il nostro approfondimento che abbiamo pubblicato di recente) e sono numerosi i brand del tech che stanno studiando per creare il chatbot migliore.

I dati relativi alla diffusione dell’AI in Italia crescono a dismisura: secondo una ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence, si è rilevato che nel 2023 il mercato dell’AI in Italia è cresciuto a ritmi senza precedenti, raggiungendo un valore di 760 milioni di euro (+52% rispetto al 2022).

Da segnalare, inoltre, che il 90% del valore viene generato totalmente da aziende private mentre il restante 10% da quelle pubbliche.

I brand che hanno utilizzato l'AI nelle loro campagne

Abbiamo quindi detto che l’intelligenza artificiale si è diffusa molto all’interno dei grandi brand e uno dei suoi utilizzi è stato indirizzato soprattutto per alcune campagne marketing. Ma quali sono i casi più celebri?

Qui sotto ne analizziamo tre, considerate come le più rilevanti e influenti e di cui se ne è parlato molto:

Sephora: una campagna contro la violenza sulle donne

La divisione italiana della multinazionale francese di cosmesi ha lanciato, nel novembre dello scorso anno, una campagna creata totalmente con l’AI generativa in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.

La campagna consisteva in tre monologhi che sono stati creati tramite l’utilizzo di ChatGPT in cui è stato chiesto di scrivere delle storie raccontate direttamente dal punto di vista delle vittime.

Il risultato che ne è venuto fuori sono tre storie che si sono concentrate soprattutto sul fenomeno del victim blaming, ovvero la colpevolizzazione della vittima.

La campagna ha avuto un grande successo che ha permesso a Sephora di sostenere un’associazione chiamata Pangea ETS che, da anni, si occupa di lotta alla violenza sul genere femminile.


Coca-Cola: l'iniziativa "Share A Coke"

Il colosso del beverage statunitense ha fatto uso dell’intelligenza artificiale in ben due occasioni: la prima riguardava la creazione un nuovo gusto totalmente con l’AI che è stata lanciata, in un numero molto limitato, in alcuni mercati selezionati lo scorso settembre.

Ma l’iniziativa più rilevante è quella intitolata  “Share A Coke”, che prevedeva la sostituzione del celebre logo del brand con alcuni nomi propri, in base alla singola popolarità in ogni stato, invitando gli stessi consumatori a condividere le foto delle proprie bottiglie utilizzando l’apposito hashtag.

Qui, chiaramente, l’AI ha giocato un ruolo importante nellanalisi demografica di tutti i mercati a cui era indirizzata la campagna, per definire l’elenco dei singoli nomi.

La campagna ha avuto un grande successo con il rafforzamento del marchio già considerato forte, il cospicuo aumento delle vendite, oltre a numerosi premi vinti dal lato della creatività.

Nike: l'AI che ti aiuta a trovare la scarpa migliore

L’ultimo case studies di questa lista è quello creato dal brand dello “swoosh” ed è anche la strategia più vecchia in questa lista in quanto risale al 2019.

Non è una vera e propria campagna ma è stata pubblicizzata fortemente per dare risalto alla sua app: tramite l’utilizzo dell’AI, infatti, è stato lanciato Nike Fit, un tool che permette agli utenti di scansionare il proprio piede e, con un analisi AI, definisce il numero più adatto della scarpa che si intende acquistare.

La scelta di Nike non è stata casuale: secondo il brand, infatti, oltre il 60% dei consumatori acquista scarpe di dimensioni sbagliate ed è stato creato questo sistema che incrocia diversi elementi informativi.


Riflessioni sull'utilizzo dell'AI nelle aziende

Abbiamo dunque visto alcuni casi di applicazione dell’AI nelle strategie di marketing di alcuni brand ma gli esempi abbondano soprattutto in questi ultimi anni.

Possiamo, quindi, evidenziare alcuni punti di forza degli strumenti di AI generativa: possibilità di raccogliere un buon quantitativo di dati dei potenziali consumatori, utili per adattare al meglio la campagna promozionale e il grande supporto che può dare agli stessi brand.

Naturalmente, come tutte le cose, non bisogna farne assolutamente un uso spropositato: è importante continuare a dare priorità alla creatività e al tocco umano, per evitare la creazione di campagne che creano confusione agli occhi del consumatore.

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