Reunion degli Oasis: un'attesa lunga 15 anni
- Flavia Frittella e Federica Palma
- Real time marketing
- Agosto 28, 2024
- 4 minuti
Is it my imagination or…questo é stato il primo pensiero quando gli Oasis hanno annunciato la loro reunion, ieri 27 agosto. Il fiato é mancato per un attimo. Siamo seri? Veramente?
Si. L’evento che tutti i fan aspettavano con ansia, dopo anni di voci di corridoio e smentite dei Gallagher, é finalmente realtà.
Nell’attesa spasmodica e agguerrita di sabato 31, giorno di uscita dei biglietti, analizziamo come questo evento sta già influenzando il mondo del marketing e della comunicazione.
Reunion Oasis: un doveroso step back
Era l’agosto del 2009 quando i fratelli a Gallagher annunciano al mondo la loro separazione, lasciando i propri fan con l’amaro in bocca, soprattutto quelli che attendevano il concerto del 29 agosto a Milano.
Liam e Noel non hanno mai avuto la fama di essere amorevoli fratelloni, e nel corso della loro carriera di litigi, insulti e allontanamenti ne abbiamo visti parecchi.
Così, dopo 15 anni di successi, asti e brani indimenticabili, (e non ci riferiamo solo a Wonderwall, snaturato da versioni remix in discoteca) gli Oasis annunciano il loro scioglimento definitivo.
Da allora, per altri quindici, lunghi, anni abbiamo sperato in notizie bomba di riconciliazioni, superato lo shock iniziale dei “dai ma ora tornano, loro litigano sempre”, autoconvincendoci che fosse uno scherzo.
Ogni speranza, voce di corridoio é risultata vana. Fino al 26 agosto 2024, giorno in cui sui loro canali social appare un semplice reel e una data: “27.08.2024”
Don’t look back in anger…I heard you say
Proprio come suggeriscono in uno dei loro pezzi iconici, Noel e Liam hanno deciso di non “ricordare con rabbia” e hanno annunciato ieri il loro ritorno sulle scene con un tour live, scatenando le reazioni di milioni di fan che non hanno mai smesso di sperare in questo momento.
Corsa ai biglietti per la Reunion degli Oasis
Le sveglie per il 31 agosto sono già settate e si prevedono grosse file per l’acquisto dei biglietti il cui costo oscillerà, si vocifera, tra le 100 e le 140 sterline. Il tour, 100% inglese, toccherà le città di Cardiff, Manchester (patria del gruppo), Londra, Edimburgo e Dublino.
Prevediamo bagni di sangue, ipoteche di case e foto dei piedi in vendita ovunque.
In ogni caso, per le piattaforme che metteranno in vendita i biglietti, rintracciabili dal sito ufficiale della band, non permettono l’acquisto di più di 4 tickets, possiamo forse sperare bene?
Nel frattempo i super fan si sono già mobilitati con appelli “se conoscete solo Wonderwall, evitate di comprarli!”.
Il flusso di probabili compratori cresce tanto da aver portato gli organizzatori dell’evento a creare una storia di “accesso alla prevendita”: un ballottaggio destinato ai veri fan che potrebbero vincere l’opportunità di acquistare i biglietti un giorno prima.
Ma come reagisce il mondo del marketing alla Reunion degli Oasis?
Da “and after all chi non muore si rivede” di Exequiae ai contenuti prodotti dagli utenti, potrebbero subire delle impennate le vendite di parka, di occhiali tondi e cappelli alla pescatora, proprio dello stile Liam. E chissà se i barber shop torneranno a fare i “tagli all’inglese” e i negozi di strumenti venderanno tamburelli a bizzeffe o la mitica Epiphone, chitarra preferita da Noel.
In generale, l’aria che tira é quella del ritorno di un trend che ha segnato una decade tra gli anni ‘90 e 00 e in nome del brit pop.
Nel frattempo si registrano impennate dei costi di voli e hotel corrispondenti alle date dei concerti che giubileo spostate proprio, considerando che le città ospitanti riceveranno un flusso di entrata proveniente da tutta Europa proprio perché -per ora- il tour so ferma in UK e osa un passo “fuori dal confine” solamente nella Repubblica d’Irlanda.
Ne seguirà uno europeo? MAYBEEEEE. INTANTO, Siamo tutti con le mani giunte a pregare che sia così.
We are all part of THE MASTERPLAN
15 anni di successi, la lite, lo scioglimento, e la reunion esattamente nello stesso periodo in cui avevo annunciato lo scioglimento 15anni fa.
Siamo parte di un grande “MASTERPLAN”? Non ci importa: this is it, this is happening!
Sperando che riescano ad arrivare all’anno prossimo senza litigare. Di nuovo.
Mad for it
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© – 2023 Claudio Losciale