Milano Fashion Week 2024: fuori dalle Runway
- Flavia Frittella
- Real time marketing
- Settembre 23, 2024
- 4 minuti
La Milano Fashion Week 2024 è agli sgoccioli, e, come spesso accade dopo un evento così grande ci troviamo a dire “e quindi?”.
Non fraintendete, non è un “quindi” che suggerisce un altro tipo di parole sottintese, ma uno di quelli che richiama un necessario resoconto, una lista degli highlights, per capire cosa, forse, ci siamo persi, soprattutto in campo marketing. Cominciamo?
La Milano Fashion Week e “il giorno in più”
Dal 17 al 23 settembre: 62 sfilate fisiche e 72 presentazioni in cinque giorni, la Milano Fashion Week 2024 ha avuto bisogno di un giorno in più data l’altissima densità di eventi, che iniziano con Milano Moda Graduate e l’inaugurazione del CNMI Fashion Hub (due eventi importanti per designer e brand emergenti), fino agli show digitali passando per tutte le passerelle e le presentazioni degli stilisti presenti.
Se è vero che la scelta e la richiesta di aggiungere un giorno alla fashion week nostrana (e a tutte le altre) serve per evitare accavallamenti e ritardi tra uno show e l’altro e permettere una pausa più lunga per spostarsi tra una capitale e l’altra della moda, in questo periodo così denso, Cameramoda, organizzatore dell’intero evento, permette anche a tutti i brand “un giorno in più” per continuare le loro iniziative off runway.
Una sbirciata inside MFW24
Quello che abbiamo vissuto durante la fashion week andava oltre la mera presentazione delle nuove collezioni, raccontava di più. Emozionava. Abbiamo assistito al racconto per i 100 anni della maison Fendi; il tributo a Roberto Cavalli, scomparso quest’anno, con le sue modelle storiche; la collezione tributo a Madonna di Dolce e Gabbana; il ritorno sulle passerelle di un marchio storico del nostro paese che, tra i primi negli anni’70, portò il Made In Italy oltre oceano, tra le luci dello Studio 54: Fiorucci.
Più di tutti, quest’anno il TEMPO è stato il protagonista, musa ispiratrice e ossessione di molti stilisti.
Il Tempo, tra mindfulness e nostalgie alla Milano Fashion Week 2024
Per Etro è stato fugace, come le agavi presenti come installazione al centro della runway, che vivono anni per poi morire qualche giorno dopo la fioritura, un chiaro parallelismo con il successo o il flop di una sfilata.
Per Gucci un invito a vivere il presente, per Versace un momento nostalgia delle collezioni Versus degli anni ’90, per Bottega Veneta l’esperienza del quotidiano in una forma più bold, dove l’empowerment femminile si misura con l’abbondanza dei materiali impiegati come pelle, lana e flanella.
Per Prada e Tods, invece, il tempo è quasi nemico se sinonimo del progresso degli algoritmi, che in Prada si scontra tra logica e imprevedibilità, figlia delle creatività mentre per TODS l’intelligenza è prima Artigianale che artificiale. L’individuo, il creatore, l’artigiano, le mani che creano alle spalle di ogni prodotto della maison.
Fuori dalle passerelle, le iniziative dei Brand
Tu chiamale se vuoi Emozioni, ma fuori dalle passerelle quelle che i brand hanno messo in atto sono vere e proprie esperienze, che ormai, si fondono naturalmente con mosse di marketing strategiche.
Sui social, creator come milanodascrocco ci mostrano quali sono state le iniziative dei brand tra negozi e pop-up brandizzati.
PRADA, per esempio, offre una vera e propria esperienza con l’artista Miranda July. Attraverso l’installazione “HOTLINE NOW” è possibile parlare con l’ artista tramite un telefono posto all’interno della vetrina del negozio e ricevere poi un’omaggio: “Talk to Talk”, un gioco di società con spunti, domande per incentivare le conversazioni a casa o tra amici…o durante una date night. Oltre a questo, un’invito per visitare gratuitamente la mostra di Miranda July esposta all’Osservatorio Prada
EMPORIO ARMANI regala shopping bag da un’apecar in via Montenapoleone e la possibilità di scrivere cartoline in collaborazione con il progetto super green e ambientale di FORESTAMI. Lo stesso Armani si occuperà della spedizione delle cartoline. Chissà se prima o dopo New York, dove sta preparando la sua nuova sfilata.
DKNY celebra la sua New York con il book crossing. Un libro per un libro a scelta tra Il Grande Gatsby e Just Kids, entrambi ambientati a New York e in regalo una shopper e il giornale del brand.
E ancora;
LORO PIANA regala panettoni in packaging super fashion, Karl Lagerfeld un gelato brandizzato con i colori del grande stilista, LIVIANA CONTI ti porta nel suo store partendo dal Pop-Up di San Babila per poi regalarti una collana con una rosellina in tessuto che richiama la nuova collezione, Paco Rabanne ti regala un braccialetto scansionado un qr code da una bici/carretto gelato total gold in puro stile.
L’inesorabile cambiamento del tempo
Sono decisamente finiti e sepolti i giorni in cui ciò che usciva dalla Fashion Week era centellinato dai giornalisti, editori e redattori delle riviste di moda. La visibilità si è aperta in maniera esponenziale grazie ad internet prima e ai social oggi, dove partecipare alle sfilate è diventato accessibile a tutti, basta avere un account e il tempo di guardare live gli show del momento.
In questo grande calderone tutti abbiamo la possibilità di essere protagonisti di qualcosa, a cominciare dalle iniziative dei brand.
Tutto è o fa moda. Anche nel campo della comunicazione, e questa fashion week ne è la prova più ovvia.
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