Meta AI: tra rivoluzione digitale e invasione privacy
- Aida Delic
- Comunicazione
- Ottobre 21, 2024
- 4 minuti
Meta AI: Quante volte ne hai sentito parlare ultimamente? Tra Meta Connect, intelligenza artificiale, problematiche con il GDPR e tanto altro, ogni giorno ci sono delle novità importanti!
Negli ultimi anni, Meta ha iniziato a farsi strada nel mondo del marketing digitale e della comunicazione. Ma si tratta di una rivoluzione, oppure di un rischio di invasione della nostra privacy?
Meta AI: il nuovo modo di comunicare
Il mondo dell’intelligenza artificiale si sta evolvendo in modo esponenziale, e Meta non è da meno.
Le nuove funzionalità, come la possibilità di interagire con l’AI su Messenger, WhatsApp e Instagram, stanno trasformando il modo in cui utilizziamo i social.
Non si tratta solo di ricevere risposta alle nostre domande, ma anche di avere un feedback a un’immagine o uno screenshot. È un pò come avere un assistente virtuale sempre pronto a darti una mano!
Certo, sappiamo che l’uso dell’intelligenza artificiale non è una novità assoluta. Meta sta accelerando questo processo in modo che gli utenti ( sia privati che business) possano sfruttarla per comunicare al meglio.
Grazie a Llama 3.2, che è la “base” dell’IA di Meta, possiamo avere una conversazione con l’assistente, come se stessimo parlando con un amico. Questo ovviamente rende l’interazione con AI molto più fluida.
Meta Connect 2024: quali sono le novità?
Durante l’attesissimo evento tenutosi a fine settembre, Mark Zuckerberg ha presentato tutte le ultime novità su cui Meta sta lavorando, da realtà aumentata e virtuale, ai progressi di Meta AI.
Come accennato prima , la nuova versione di Meta AI non si limita a rispondere a domande, ma offre anche la possibilità di parlare con assistenti dalle voci di John Cena,Kristen Bell e altri.
Ti saresti mai immaginato di avere John Cena come assistente virtuale? 🙂
Ma non finisce qui: L’intelligenza artificiale di Meta può analizzare le foto condivise nelle conversazioni, spiegandone il contenuto e suggerendo modifiche.
E per i creator, il traduttore in tempo reale (presente anche sui RayBan Meta!) è una vera svolta. Questo strumento consente di doppiare l’audio dei video in diverse lingue, raggiungendo un pubblico globale con un video unico.
Inoltre, Meta sta espandendo le sue funzionalità per le aziende, introducendo annunci click-to-messaging su WhatsApp e Messenger. Le aziende potranno ora interagire con i clienti attraverso chatbot, risparmiando tempo.
Meta AI e il riconoscimento facciale contro i deepfake
Tra le ultime novità di Meta, quella più controversa il riconoscimento facciale, utilizzato per combattere le truffe pubblicitarie che sfruttano i deepfake di personaggi famosi.
A partire da dicembre , verrà testato questo sistema con 50.000 celebrità in tutto il mondo.
Se un annuncio verrà segnalato come sospetto, Meta confronterà le immagini con i profili del personaggio famoso su Facebook e Instagram. Se c’è una corrispondenza e l’annuncio risulta essere una truffa, verrà rimosso all’istante.
Questa iniziativa arriva in risposta all’aumento delle truffe che usano immagini di celebrità per promuovere schemi di investimento fraudolenti, spesso con l’aiuto di deepfake. Personaggi del mondo della finanza come Elon Musk hanno già subito danni all’immagine causa di queste frodi.
Meta ha ribadito che il riconoscimento facciale permette una risposta molto più veloce e precisa rispetto alle revisioni manuali. Inoltre, ha assicurato che i dati raccolti durante il processo di verifica verranno eliminati immediatamente dopo la verifica stessa.
Nel futuro, Meta prevede di utilizzare questa tecnologia, già testata tre anni fa, anche per aiutare gli utenti a recuperare l’accesso ai propri account. Potremo caricare un video selfie, che verrà confrontato con le foto presenti sul profilo, per verificare la nostra identità e recuperare l’accesso.
Ricordiamoci che attualmente, per recuperare un account compromesso è necessario fornire un documento di identità, rendendo il processo più lungo e complesso.
La Situazione della Privacy in Europa: GDPR e Meta AI
Abbiamo già analizzato la situazione di Meta e GDPR in questo articolo, e nonostante il lancio sia in standby da giugno 2024, la situazione ad oggi non è cambiata. Meta AI non è disponibile in Europa.
Recentemente, Meta ha deciso di non unirsi subito al Pact for AI dell’Unione Europea, un’iniziativa temporanea che anticipa l’entrata in vigore dell’AI Act nel 2026. Questo atto impone alle aziende di fornire dettagli sui dati utilizzati per addestrare i loro modelli AI.
L’AI Act entrerà in vigore il 2 agosto 2026, ma fino ad allora, le aziende sono incoraggiate a firmare il patto in modo volontario.
La privacy, in ogni caso, rimane al centro del dibattito. Meta ha aggiornato la sua politica sulla privacy per informare gli utenti europei che utilizzerà i dati raccolti per migliorare la tecnologia AI.
L’organizzazione NOYBI ha già presentato denuncia, sostenendo il non rispetto del GDPR da parte di Meta. Ricordiamoci che Il GDPR consente agli utenti di opporsi all’uso delle loro informazioni per l’AI, ma questo processo è complicato.
Mentre Meta cerca di espandere le sue funzionalità in Europa, la questione della privacy resta delicata. Con il GDPR e l’AI Act in arrivo, sarà interessante vedere l’evoluzione non solo di Meta AI, ma anche di colossi come OpenAI, Google, Microsoft ed altri.
E tu cosa ne pensi? Sei pro o contro l’arrivo del’IA di Meta in Europa ? Scrivilo nei commenti!
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