Dolce&Gabbana vs. Influencer - Total Marketing

A seguito del “Ferragni Gate”, molti esponenti del mondo della moda hanno espresso molte perplessità sul mondo degli influencer. Tra essi, a fare più scalpore, sono state le dichiarazioni di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, leader del marchio di lusso omonimo Dolce&Gabbana.

La dura posizione di Dolce&Gabbana

“Quando a trionfare è la qualità, gli influencer in automatico vanno a cadere. Siamo stati gli unici a non lavorare con gli influencer, li abbiamo fatti sfilare ma non abbiamo mai pagato nessuno.”

Con queste parole decise e senza mezzi termini, Dolce e Gabbana hanno sottolineato che la qualità e gli influencer non vanno a “braccetto”

Per i due stilisti la qualità è sinonimo di competenza, che, a detta loro, non appartiene agli influencer. Per loro ciò che conta è lavorare esclusivamente con professionisti del settore che abbiano alla base una formazione solida e delle competenze consolidate. 

Questo spiega anche scelta di Dolce&Gabbana di non pagare gli influencer per promuovere i loro prodotti, a ragion del fatto che il successo non può essere comprato.  

La critica dei due stilisti nei confronti degli influencer non si limita esclusivamente alla sfera della moda, ma si estende all’intera società contemporanea. Essi ritengono che nell’epoca moderna si dà eccessivo spazio a opinioni non supportate da conoscenze e competenze specifiche.

dolce&gabbana e influencer

Tutto è chiacchiericcio, ogni minimo dettaglio è degno di nota: dagli outfit, ai messaggi che vengono lanciati sul palco, i monologhi, la presenza di co-conduttrici e co-conduttori, gli ospiti; anche il pubblico assume una rilevanza notevole (dalla presenza di Mattarella l’anno scorso all’assenza totale di spettatori dal vivo durante l’edizione 2021, in piena emergenza da Coronavirus). Tutti sappiamo che Sanremo è un vero fenomeno di costume che ci aiuta, anno per anno, a scattare una foto del nostro paese.

La collaborazione di Dolce&Gabbana con Kim Kardashian

Nonostante queste dichiarazioni contro il mondo degli influencer, il rapporto di Dolce&Gabbana con gli influencer non è sempre stato così burrascoso. 

Infatti, per lanciare la collezione “primavera estate 2023”, i due stilisti scelsero Kim Kardashian, considerata una delle influencer più importanti al mondo, nonché una di quelle più pagate. La scelta di ingaggiare la Kardashian per la propria campagna è dovuta al fatto che l’influencer statunitense rappresentava a pieno l’eleganza sensuale di una collezione in grado di reinterpretare il patrimonio artistico di Dolce e Gabbana.  

La scelta ricadde sulla modella anche per il vasto seguito della Kardashian, non solo nel mondo della moda ma anche sui social media. Avere Kim Kardashian come testimonial di un capo d’abbigliamento rappresenta una delle mosse più potenti per un designer in termini di visibilità e impatto mediatico.

dolce&gabbana e influencer

Una necessaria regolamentazione per il mondo degli influencer

Nonostante le polemiche sorte in seguito al “Pandoro gate”, una ricerca condotta dagli Utenti Pubblicità Associati, ha stimato che gli influencer nel 2023 hanno generato un introito stimato di 323 milioni di euro. Questi dati hanno evidenziato l’importanza economica di questo settore e la sua crescente influenza sul mercato.  

Tuttavia, la mancanza di una regolamentazione ha reso il settore degli influencer un terreno incerto, in cui le pratiche e le norme non sono mai state definite chiaramente. 

Durante un comizio elettorale, la premier Giorgia Meloni attaccò velatamente Chiara Ferragni, affermando che <<gli influencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari>>. Quest’affermazione risultò come un segno che il mondo politico cominciò a muoversi per conferire al mondo degli influencer una regolamentazione adeguata. 

La regolamentazione arrivò con il DDL Ferragni, un decreto legislativo avente lo scopo di regolamentare le collaborazioni degli influencer, garantendo trasparenza ed etica nel settore. 

dolce&gabbana e influencer

Il sogno di diventare influencer

La crisi degli influencer non ha scoraggiato milioni di italiani, che aspirano a diventare delle figure di spicco nel mondo digitale, che ormai sono paragonabili a dei veri e propri testimonial pubblicitari. Secondo dati riportati da Repubblica, infatti, in Italia il 2,1% della popolazione aspira a diventare un influencer.

In conclusione, nonostante la crisi, il mondo degli influencer resta tema di molti dibattiti nel mondo attuale, tra chi preferisce discostarsene, mentre altri ambiscono ancora a diventare figure rilevanti in grado di influenzare il mondo della moda, ma non solo.

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