Generazioni in azienda: Gen Z vs Millennials

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Hai mai pensato alla visione che hanno due generazioni differenti come Gen Z e Millennials di un’azienda? Immagina di essere ad un colloquio per un nuovo posto di lavoro. Ti viene chiesto cosa ricerchi e quali sono le tue priorità in un ambiente lavorativo.
 
Magari flessibilità oraria e autonomia professionale? Politiche di inclusione o sostenibilità ambientale? Se te ne è venuta in mente almeno una, molto probabilmente, sei un membro della Generazione Z! Se, invece, hai pensato ad una retribuzione adeguata, benefit, bonus, meritocrazia oppure coinvolgimento negli obiettivi aziendali, potresti essere un Millennial!
 
Analizziamo insieme come le due generazioni approcciano al lavoro in azienda e quali sono le differenze o i punti in comune.

Generazioni a confronto, questioni di priorità

Una delle differenze più evidenti tra le due generazioni è la prospettiva rispetto al futuro. Se la maggior parte dei Millennial è nata in un periodo in cui l’economia globale era più stabile e caratterizzata da sogni e speranze, la Generazione Z è cresciuta all’ombra di una crisi dopo l’altra, fino ad una pandemia globale che ha bloccato le economie di tutto il mondo. Non è strano quindi che siano più attenti nel valutare anche l’ambito lavorativo, rispetto alla generazione che li ha preceduti.

generazioni diverse in azienda

È per questo che le generazioni più giovani hanno priorità diverse e non si accontentano facilmente, ricercando un equilibrio in azienda tra lavoro e vita privata. Un orario di lavoro flessibile, ad esempio, è ciò che viene ricercato dai più giovani. Per tanti Gen Z, il lavoro non è solo una fonte di guadagno, ma soprattutto un’opportunità di crescita personale, qualcosa che li appaga e – a volte – un modo di esprimersi. Ma attenzione, sia la Gen Z che i Millennial pensano che una retribuzione equa sia la prima responsabilità di un’azienda, così come la possibilità di crescita professionale. 

Per i Millennial, però, lo stipendio è ancora un elemento centrale, perché spesso desiderano stabilirsi e mettere su famiglia. Anche se sono attratti da aziende che promettono opportunità di crescita e un equilibro tra lavoro e vita privata, la retribuzione rimane il motivo principale per scegliere di candidarsi per un’azienda o l’altra. Sono conosciuti per essere degli job hopper, soprattutto, se le loro esigenze non sono soddisfatte. Allo stesso tempo però credono nell’impegno, nel teamworking e nella motivazione.

Gen Z vs Millennials in azienda: collaborazione tra generazioni?

Una delle domande che ci poniamo in questo momento è: nonostante siano così diverse, è possibile una collaborazione tra le due generazioni? Sembra che i Millennials amino lavorare in gruppo, mentre la Gen Z preferisca l’indipendenza ed evitare interazioni non necessarie. In più, l’esporsi al mondo digitale fin dalla nascita ha reso la Gen Z più attenta dei Millennials per quanto riguarda la privacy e non vogliono mischiare il lavoro in azienda e la vita privata. A questo si aggiunge un approccio diverso alla finanza, dato che i più giovani cercano di imparare dagli errori della generazione precedente e si preoccupano della gestione del proprio denaro: per esempio, se in passato i Millennials hanno contratto dei prestiti contando sul proprio successo futuro, la Gen Z, invece, oggi ricerca subito un reddito adeguato per vivere sul momento e poi pensare al futuro.

Foto sul profilo karlmission su tiktok con dipendente gen z in azienda

A nostro avviso, però, un mix delle due generazioni oggi può diventare uno dei punti di forza di un’azienda. Anche se i Millennials utilizzano le tecnologie più rapidamente di altre generazioni, sono comunque meno capaci della Gen Z, che è nata con questi strumenti e consumano la tecnologia in tutti gli aspetti della loro vita. Non è un caso che moltissime aziende preferiscano lasciare la gestione dei propri social a membri più giovani. Se cercate il profilo @karlmission su TikTok, potrete vedere chiaramente cosa intendiamo: il loro profilo si basa proprio su video di interazione tra Juli, una dipendente Gen Z e il suo capo Karl, mentre ci spiegano in chiave ironica, con l’hashtag #GenZintheworkplace, le loro visioni diverse della vita aziendale.

E tu invece cosa ne pensi?

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