Raffaella Carrà: da icona gay a trend TikTok

Raffaella Carrà in trend su Tiktok continua a far sentire forte la sua voce (e ancora più forte la sua mancanza), specie nel mese dedicato all’orgoglio LGBTQIA+.

Eh sì, la Raffa internazionale è stata, e continua ad essere, un’icona gay intramontabile. Ma cosa significa tutto questo? e perché lo è diventata? Leggi il nostro articolo e ti diremo tutto quello che c’è da spere sul mondo delle icone gay e su come siano ancora oggi modelli di comunicazione.

Cosa singifica essere un'icona gay​?

Partiamo dalle basi: un’ icona gay è un punto di riferimento per l’immaginario collettivo, per alcuni ambiti, della comunità LGBTQIA+.

Non si tratta per forza di persone omosessuali e non si tratta nemmeno di voler diventare icone:  è semmai la comunità ad eleggere un personaggio, per via di alcune sue caratteristiche. 

icone gay madonna e lady gaga ad un party del 2010

Perchè le donne emancipate dello showbiz sono icone gay?

Antropologi, sociologi, storici del costume, si chiedono da sempre quali debbano essere le caratteristiche di un’icona gay.

Secondo un’interpretazione psicologica l’uomo gay elegge ad icona, in una sorta di transfert, donne emancipate, che sfoggiano la propria femminilità come un’arma, vedendo in esse il proprio riscatto. 

Queste figure sono amiche, confidenti, alleate, il cui legame è basato sull’affinità tra la sensibilità gay e quella femminile.

Condividono uno stesso destino di repressione, nella certezza di volerlo sovvertire.

Le caratteristiche

Quali sono le carattristiche che accomunano Madonna, Lady Gaga, Raffaella Carrà, Mina Liza Minelli, diventate negli anni icone gay? 

  • Indipendenza ed emancipazione: si sono ribellate al patriarcato più opprimente;
  • Storie personali complesseMaria Callas soffriva terribilmente l’amore per Pasolini, intellettuale omosessuale;
  • Sofferenza per essere rivoluzionarie rispetto allo status quo.
  • Trasformismo: attraverso gli abiti rivendicano la libertà di essere chi vogliono, senza imbarazzo e vergogna ( caratteristica fatta propria soprattuto dalle Drag queen). 

A tal proposito, in un’ottica prettamente di marketing , le aziende, intenzionate a sostenere la causa di queste fasce di popolazione, da sempre discriminate, potrebbero collaborare con loro, sia per accattivarsi, in termini di brand awarness, il pubblico delle icone gay, sia per parlare anche a chi non è vicino a quel mondo.

(Esempi di questo tipo possono essere: la pubblicità di Starbuck’s “Every name’s a story” o lo spot di Gilette del 2019 con un ragazzo trasgender alle prese con la prima rasatura )

icone gay: le drag queen in posa con i vestiti che richiamano i colori della bandiera LGBTQIA+

Il caso di Raffaella Carrà: pioniera dell’inclusione sino allo sbarco sui trend Tiktok

Raffaella Carrà, aveva tutte le caratteristiche che contraddistinguono un’icona gay e anche se lei dice di “esserlo diventata suo malgrado”, la comunità Lgbtqia+ le ha comunque assegnato il titolo.

Perché, del resto, la mission di Raffaella è sempre stata dalla parte di chi subiva discriminazioni: nonostante lavorasse in un mondo scintillante, molto spesso ascoltava gli sfoghi di chi la circondava: ballerini, truccatori e professionisti del mondo dello spettacolo le confidavano le sofferenze di vivere in una famiglia e una società che non li accettava.  

Cos’ha fatto allora Raffaella Carrà? Ha iniziato a sostenere la loro causa, attraverso un Tone of Voice semplice e senza fronzoli, sostenendo l’importanza di accettare l’amore omosessuale, in quanto non c’era nulla di deviato in esso.  E parliamo della fine degli anni 60: una vera pioniera!

quattro immagini di Raffaella Carrà negli anni 80, 90 e 2000

Cosa abbiamo imparato dai successi di Raffaella Carrà in trend su Tiktok?

Cara Raffaella, sappi che il tuo sforzo non è stato vano e noi di Totalmarketing siamo oggi volgiamo testimoniarlo. La libertà delle tue canzoni, il senso di gioia, il tuo tone of voice privo di pregiudizi  risuona ancora in tutti noi.

Anche su Instragm e Tik Tok, i sociali più vicini alle nuove generazioni, non hanno potuto fare a meno delle tue canzoni: sono mesi che tutti vogliono Pedro.

Cosa ci insegna questo? Che i social possono essere spazi in cui è possibile dare nuova vita a messaggi del passato ancora attuali (come quelli delle canzoni).

Ci siamo solo permessi di remixare un po’ Pedro, ma siamo sicuri di non averti offesa!

Raffaella Carrà in posa, sdraiata con una tuta di paillettes

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