Marketing alle Olimpiadi: strategie e successi

Le Olimpiadi rappresentano sicuramente uno degli eventi sportivi più seguiti e attesi al mondo. Ogni quattro anni la manifestazione a cinque cerchi, che quest’anno ha preso il via a Parigi il 26 luglio, promette di essere un palcoscenico straordinario non solo per gli atleti, ma anche per le strategie di marketing delle aziende più grandi. Con oltre 10.500 atleti da più di 200 paesi e milioni di spettatori, l’evento offre ai brand l’occasione di creare qualcosa di unico e che rimanga nella storia esattamente come le gesta dei grandi sportivi.

Logo-Olimpiadi-Parigi-2024

Le Cifre delle Olimpiadi 2024

Per l’edizione del 2024, si stima che le entrate complessive derivanti dal marketing e dalla pubblicità supereranno i 4 miliardi di dollari. Di questi, circa 2 miliardi provengono dai diritti teelvisivi, mentre il resto deriva da sponsorizzazioni, merchandising e vendita di biglietti. Tra i principali sponsor troviamo giganti come Coca-Cola, Samsung, Visa e Toyota, che investono cifre considerevoli per assicurarsi una visibilità mondiale durante l’evento.

La strategia di marketing per le Olimpiadi del 2024 si concentrerà fortemente sul digitale, con un aumento significativo dell’uso dei social media e delle piattaforme di streaming per raggiungere un pubblico più giovane e tecnologicamente avanzato. Tante le novità possibili grazie alla realtà aumentata e virtuale come i digital twin, copie in digitale degli spazi fisici, oppure le esperienze immersive che permetteranno ai fan di vivere l’Olimpiade come mai prima d’ora.

Storie di successo nel Marketing Olimpico

Ecco alcune campagne di marketing legate alle Olimpiadi che sono rimaste negli annali:

  1. Coca-Cola alle Olimpiadi di Londra 2012: Coca-Cola ha lanciato la campagna “Move to the Beat”, con l’obiettivo di connettere i giovani con i Giochi Olimpici attraverso la musica. La campagna includeva un brano prodotto da Mark Ronson e numerosi eventi live che combinavano sport e musica, generando un notevole coinvolgimento del pubblico.
  1. Samsung alle Olimpiadi di Rio 2016: Samsung ha sfruttato la realtà virtuale con la campagna “The Olympic Games in VR”. Offrendo agli utenti un’esperienza immersiva delle Olimpiadi tramite visori VR, Samsung ha creato un forte legame emotivo con il pubblico e ha messo in mostra le proprie tecnologie innovative.
  1. Visa alle Olimpiadi di Tokyo 2020: Visa ha introdotto la tecnologia di pagamento senza contatto con una campagna mirata a migliorare l’esperienza degli spettatori. Hanno installato terminali di pagamento contactless in tutta Tokyo, rendendo più facile e veloce per i visitatori pagare per beni e servizi, dimostrando l’efficienza e la praticità delle loro soluzioni di pagamento in un momento, quello del Covid, dove l’assenza di contatto era fondamentale per evitare il contagio.

L’ambush marketing alle Olimpiadi

Le Olimpiadi non sono solo un’opportunità per gli sponsor ufficiali. L’ambush marketing, ovvero la pratica di sfruttare un grande evento per ottenere visibilità senza essere uno sponsor ufficiale, è una strategia diffusa anche in questo contesto. Un esempio celebre è quello di Nike durante le Olimpiadi di Londra 2012. Pur non essendo uno sponsor ufficiale, Nike ha lanciato una campagna globale con il tema “Find Your Greatness”, che ha attirato l’attenzione su di sé durante i Giochi e che porta gli spettatori a credere che Nike sia stata sponsor ufficiale. Questo tipo di marketing richiede creatività e tempismo perfetto, ma può risultare estremamente efficace.

Olimpiadi ed Europei: una sfida di marketing ogni quattro anni

Sebbene le Olimpiadi e gli Europei di calcio siano entrambi eventi sportivi di enorme portata, le strategie di marketing differiscono per alcuni aspetti. Le Olimpiadi attraggono un pubblico diversificato e interessato a molte discipline sportive, offrendo ai brand la possibilità di rivolgersi a un audience ampio e variegato. Al contrario, gli Europei di calcio si concentrano su un’unica disciplina, il che permette ai brand di creare campagne mirate per i tifosi di calcio.

La differenza sta anche nei budget delle due competizioni: se per le Olimpiadi siamo nell’ordine dei miliardi, per quanto riguarda la competizione calcistica continentale si parla di qualche centinaia di milioni. L’edizione parigina, inoltre, sarà “low cost” rispetto alle ultime due di Tokyo e Rio, con grande riguardo al tema della sostenibilità.

Arrivo Marcell Jacobs Olimpiadi 2020

Perchè fare marketing alle Olimpiadi

Le Olimpiadi rappresentano una straordinaria opportunità di marketing sportivo. I brand possono sfruttare un momento di grande attenzione del pubblico, ma anche rievocare valori nobili come la sportività, l’orgoglio e la voglia di incontrarsi tra culture. Le campagne ben pianificate e innovative possono creare un impatto sociale duraturo nel pubblico globale. La chiave del successo sta nel saper dosare creatività e coinvolgimento emotivo in un cocktail da medaglia d’oro.

Chi metteresti sul podio delle Olimpiadi del marketing?

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