Marketing Premier League: l'Eldorado del mondo calcistico
- Giacomo Marengo
- Real time marketing
- Novembre 6, 2024
- 3 minuti
Chi segue il calcio (come buona parte di voi) conoscerà i vari campionati nel mondo ma ne esiste uno che è una vera e propria terra dorata, diventato un caso studio importante ovvero il marketing della Premier League.
Il massimo campionato inglese di calcio è diventato uno dei fari di riferimento sia per la carriera di ogni singolo professionista ma anche per tutto il mondo della promozione sportiva.
L’interesse è tale che, di recente e per la prima volta nella storia, il campionato sorpasserà il record di un miliardo di sterline in termini di partnership tra le varie squadre, nella stagione in corso, come riportato anche dall’articolo che potete leggere cliccando qui.
Ma come ha fatto la Premier League a diventare una potenza sia in termini economici che di marketing?
Gli albori della Premier League
La prima edizione assoluta del campionato inglese risale al 1888 ma fino all’inizio degli anni novanta aveva a che fare con stadi fatiscenti, scarso interesse del pubblico e il grosso problema dei “tifosi caldi” (gli Hooligans).
Punto di svolta è proprio il 1992 quando 22 club decisero di staccarsi dal precedente campionato per creare l’attuale Premier League, con il format che vediamo oggi.
Le principali strategie di marketing della Premier League
Possiamo quindi parlare di rebranding anche nel caso del campionato inglese? Ebbene sì: vediamo quali sono state le rivoluzioni.
Diritti televisivi e branding
La nascita della Premier ha portato a un’importante decisione strategica: quella di cedere i diritti televisivi a Sky Sport per una copertura globale, con l’obiettivo di portare il calcio inglese in tutto il mondo.
Il risultato, di fatto, viene ripagato ampiamente con una crescita costante e con un record registrato nel triennio 2022-2025 con ben dieci miliardi di sterline di ricavi, equamente distribuiti tra le varie squadre per poter favorire anche i club più piccoli.
Non bisogna anche dimenticare il fattore branding: il celebre leone è diventato un’icona mondiale e, dal 2016, è stato radicalmente modificato con una versione più moderna anche a livello visivo.
Marketing sponsorship della Premier League
Quali sono le partnership che hanno permesso di raggiungere questi numeri da capogiro?
Oltre agli sponsor delle singole squadre non sono da dimenticare quelli ufficiali del campionato:
- Barclays, società bancaria inglese
- Guinness, storico brand di birra irlandese e anche l’unico servito durante le partite
- Oracle, multinazionale statunitense dell’informatica, che è il cloud sponsor per la fornitura di dati e statistiche del campionato
Tre marchi che, come brand imagine, hanno rafforzato il campionato inglese e permesso di incamerare notevoli somme di denaro.
Fan experience
Non può mancare la messa al centro del consumatore finale ovvero il tifoso.
La Premier League è riconosciuta per essere uno dei campionati che vanta il maggior numero di stadi all’avanguardia a livello tecnologico e di esperienza: a partire dall’offerta di pacchetti VIP fino ad arrivare ad aree appositamente studiate per le famiglie e per concludere con iniziative di engagement come gli incontri diretti tra giocatori e tifosi.
Insomma, il campionato inglese non vuole essere soltanto una semplice partecipazione a una partita ma far vivere al tifoso una vera e propria esperienza, che possa rimanere per tanto tempo nella memoria.
Marketing digital e social della Premier League
Cosa fa invece il campionato inglese a livello digital e social?
Iniziando da quest’ultimo si registrano numeri importanti: ben 60 milioni di followers su Facebook e 76 milioni su Instagram certificano la popolarità importante del brand del campionato anche sui social a livello mondiale.
Una delle strategie digital di coinvolgimento è quella delle nomination effettuate a ogni mese dove, i followers, possono votare il miglior giocatore, allenatore, gol e parata del mese e dove, ogni vincitore, viene premiato in occasione del successivo incontro.
Gamification
In chiusura è importante sottolineare anche il coinvolgimento a livello di gioco del campionato che si riassume sotto la sponsorship con EA FC, celebre gioco di calcio.
L’obiettivo è quello di mirare a un pubblico ancora più giovane, tramite la possibilità di utilizzo dei giocatori all’interno del gioco, influenzati anche dalle loro prestazioni in real time in ogni giornata.
Quale futuro per la Premier League?
Ormai è chiaro: la Premier League è una vera e propria landa dorata e la conferma arriva anche dagli investimenti milionari nelle singole società (lampante è l’esempio degli sceicchi con il Manchester City).
Il campionato inglese ha registrato 8,1 miliardi di euro di ricavi, doppiando nettamente la seconda in classifica che è il campionato spagnolo (5 miliardi) mentre è siderale la distanza con il nostro torneo con 3,4 miliardi.
Alla luce di ciò, però, è giusto chiedersi: continuerà questo predominio economico oppure la bolla di marketing della Premier League scoppierà, portando a una crisi generale del modello inglese?
Diteci la vostra nei commenti.
Sul tema della promozione sportiva, inoltre, vi consigliamo l’articolo del nostro blog dello scorso agosto dedicato al tema marketing delle Olimpiadi di Parigi, che potete leggere cliccando qui.
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