PayPal: quando il rebranding non è subito evidente

Il 2024 che sta per finire ha visto un’importante operazione che riguarda un famoso marchio del mondo dei pagamenti ovvero il rebranding di PayPal.

Tutti noi conosciamo questo strumento di pagamento che, negli anni, è diventato uno dei punti di riferimento per le nostre transazioni online.

Ma quanti voi si ricordano della recente operazione di rebranding del marchio dello scorso settembre, in occasione anche dei venticinque anni dalla sua creazione?

STORIA

PayPal nasce nel lontano 1998 ed ebbe una storia di diverse acquisizioni: dapprima fu acquisita da un certo Elon Musk che, nel 2000, la fece confluire nella sua società finanziaria di allora chiamata X.com (coincidenze?).

Passò poi per nelle mani di Ebay sino a diventare nel 2015 la società indipendente diffusa in tutto il mondo e amata per la facilità, con la possibilità di trasferire denaro agli altri senza dover condividere i propri dati della carta.

Il cammino del rebranding di PayPal

La storia del rebranding della compagnia passa tra differenti capitoli.

Si inizia nel 1999 con la prima brand image: una semplice scritta con lo sfondo bianco delle parole e un bordo di colore blu, con le lettere completamente attaccate una all’altra.

La prima storica brand image del marchio PayPal

Nel 2007 le lettere si staccano per diventare più leggibili e il blu scuro si alterna con la tonalità più chiara per rimarcare le due parti della parola Pay e Pal.

Un colore non scelto a caso, considerando che il blu è da sempre nell’ottica del marketing sinonimo di fiducia, apertura e comunicazione ai consumatori. Vi abbiamo beccati neuromarketers!

Il secondo logo introdotto da PayPal a partire dal 2007

Il terzo restyling, risalente al 2014, è la grande svolta: i blu diventano più luminosi per far risaltare il nuovo logo monogramma, composto da due p sovrapposte che oggi associamo facilmente al brand.

Il terzo rebranding di PayPal del 2014, durato fino ad oggi

Il nuovo rebranding di PayPal

A settembre 2024 il brand ha deciso di modificare ancora una volta la propria immagine. Per molti non è cambiato granché ma osservando un po’ più da vicino si possono scoprire importanti cambiamenti. Sempre che vi appassioni il mondo del rebranding!

Il concept del rebranding di PayPal annunciato lo scorso settembre

Un’altra novità da segnalare è l’aggiunta alla classica palette di blu (considerato il colore simbolo del marchio) di altri due colori netti come il bianco e il nero. Scelta molto rischiosa ma che ha dato un grande risultato di eleganza e modernità.

Conclusione

Questa è, quindi, la nuova brand image di PayPal.

Ci troviamo di fronte ad un classico esempio di rebranding che non va a stravolgere l’immagine: abbiamo visto, infatti, che per alcuni marchi il rebrand è  stato un vero disastro che ha stravolto completamente brand image storiche (ne abbiamo parlato nel caso del rebranding di Kia).

PayPal, con il suo rebranding, ha voluto dimostrare che non bisogna fare grandi rivoluzioni: bastano poche semplici operazioni per rendere un marchio più bello e dargli una luce nuova.

Cosa ne pensi del rebranding di PayPal? Credi che la nuova immagine possa dare un grande slancio alla società di pagamenti che continua la sua forte crescita anno dopo anno?

Scrivici qui sotto nei commenti.

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